Quando un giornalista chiese al famoso regista John Carpenter cosa fosse il cinema, lui risposte: “Hai sette dollari? Ti porto in un luogo buio e ti racconto una storia”.
Non sempre le domande che pongono i giornalisti ottengono risposte talmente efficaci, in grado di spiegare in poche parole un concetto, complicato o semplice, farraginoso o elementare che sia.
Noi, per spiegarvi cos’è RagusaH24, anziché pochi dollari vi chiediamo un semplice click per entrare nel nostro mondo, fatto di notizie e spunti di riflessione: una piazza aperta in cui si incontrano le conoscenze e i pensieri, nel momento in cui vengono condivisi con rispetto e onestà intellettuale.
Sembra quasi scontato che un giornalista debba proporsi in questo modo e in effetti sarebbe un obbligo imposto dalla professione, ma alcune volte si può scivolare nel pressappochismo o – peggio – nel perseguimento di un obiettivo altro.
RagusaH24 farà un’unica crociata: provare a raccontare la realtà senza edulcorarla, ma ricostruendola attraverso la combinazione delle notizie e dei commenti, delle informazioni e delle dichiarazioni.
E’ essenziale dire che questo giornale on line nasce (grazie anche all’enorme aiuto ricevuto da quanti sin dalla prima ora ci hanno creduto) dalla volontà di giovani professionisti di voler fare il loro mestiere e di avere l’opportunità di farlo bene: da giornalisti, fotografi, webmaster, web designer.
Abbiamo passato giorni – e molte notti – a chiederci innanzitutto se la Provincia di Ragusa avesse davvero bisogno di un altro contenitore di informazione e se i lettori avessero voglia di aggiungere un altro indirizzo all’elenco di quelli da consultare quotidianamente.
La nostra risposta (la prima ed unica che ci diamo da soli!), anziché lasciarla ad agitarsi nel dubbio e nella deriva onirica, l’abbiamo voluta trasferire direttamente in questo esperimento. Lo chiamiamo così non a caso, perché vogliamo provare a trasformare questo spazio in un laboratorio nel quale coniugare la solidità delle regole che già conosciamo (quelle della nostra professione e innanzitutto della nostra deontologia) con la curiosità che ci spinge a studiare nuove formule. E ad applicare sia le vecchie che le nuove nell’esplorazione di questo mondo in cui – ne siamo convinti – la forza sta nel contatto semplice, immediato e (osiamo dire) amichevole che possiamo instaurare con voi che ci leggete.
Senza schemi rigidi, ma piuttosto con la volontà di un confronto costante con tutto ciò che ci circonda, ci siamo dati dunque una sola impostazione (e imposizione): la chiarezza, sia nella forma che nei contenuti.
RagusaH24 è stato registrato al Tribunale di Ragusa come la testata numero 1 del 2013 e ci piace pensare che questo primato testimoni, se non altro, la nostra audacia: la fortuna, di conseguenza, dovrebbe aiutarci.
Ma RagusaH24 va online giorno 4, un numero completo e solido – come i punti cardinali, come le stagioni, come gli arti di un corpo umano – a cui viene invece assegnato il significato positivo della praticità e della realizzazione: dalla concretezza, dunque, ci aspettiamo un aiuto ancora maggiore che dalla fortuna.
Prendiamo questi due “segni” come un auspicio non solo per noi, ma per la realtà che da oggi ci apprestiamo a raccontare: quella della Provincia di Ragusa e del contesto (regionale, nazionale, internazionale) che ne influenza le vicende e che di certo oggi più che mai ha bisogno di un po’ di fortuna, ma anche di molta molta molta concretezza.
E allora: 1, 2, 3, 4… GO! Ragusa H24 è online!
Sabrina Gariddi, Concetta Bonini, Simone Mazzone, Irene Belluardo