“Non c’è alcuna volontà di non pagare le imprese che hanno svolto regolarmente i lavori per la Provincia ma c’è un problema normativo concernente gli stretti paletti del patto di stabilità che stiamo verificando per risolvere il problema”.
Lo dice il Commissario Straordinario della Provincia Giovanni Scarso, sensibile alle esigenze delle imprese e che si farà portatore nei prossimi giorni di avviare un’iniziativa pubblica per sensibilizzare su questi temi la deputazione regionale, in attesa di un necessario provvedimento legislativo.
“Una delle misure da individuare – spiega Scarso – per ridurre le problematiche derivanti dai ritardi dei pagamenti da parte delle Province è certamente l’inclusione delle riscossioni contabilizzate al titolo V dell’Entrata e riguardanti le somministrazioni di fondi per mutui già in essere e correlati ai pagamenti per esecuzione di opere già appaltate e finanziate. Ciò è indispensabile per rispettare le rigide norme in materia di tempestività dei pagamenti da ultimo estese anche ai Lavori Pubblici dalla circolare emanata dal Ministero dello Sviluppo economico; ridurre l’incidenza dei residui passivi per spese di investimento; contribuire alle azioni espansive di assoluta importanza per l’economia locale nell’attuale congiuntura”.
“La Provincia ha già proposto – aggiunge Scarso – all’Unione delle Province Italiane, chiedendo un intervento nei confronti del Governo, alcune misure di allentamento come quella dell’inclusione delle riscossioni contabilizzate al titolo V dell’entrata. La Provincia si è già adoperata e continuerà a porre in essere ogni azione utile a risolvere la grave criticità derivante dagli effetti distorsivi e recessivi del patto e in tal senso auspica il più ampio ed energico coinvolgimento dell’imprenditoria locale, delle associazioni di categoria e di tutte le istituzioni centrali, periferiche nonché tutti gli enti locali che, come la provincia Regionale, sono penalizzati dall’attuale impianto normativo che governa il patto di stabilità”.