Cittadini e imrpese si ribellano per l’aumento del canone idrico, ma l’assessore ai Tributi Concetta Fiore subito precisa: “Non vi è stato alcun aumento ma una semplice rimodulazione delle tariffe al fine di raggiungere l’obiettivo di una maggiore equità dell’onere gravante sui nuclei familiari”.
La Fiore in particolare spiega che “si è dato un peso tributario inferiore alle bollette relative ai nuclei familiari composti da una o da due persone, mentre per nuclei familiari più numerosi si ha un onere maggiore, in proporzione al consumo medio, desunto dai dati Istat nazionali”.
“Anche per quanto concerne le utenze aziendali – precisa la Fiore – c’è stata una redistribuzione dell’onere del canone idrico, con una diminuzione del costo per le piccole aziende, gli studi professionali, i negozi, mentre c’è stato un incremento per le utenze di dimensioni più grandi, individuate nelle categorie 3C e 4C, che hanno subito un aggravio della bolletta”.
In ogni caso la Fiore annuncia di aver dato disposizione agli uffici di attivarsi per l’installazione dei misuratori di consumo partendo dalle utenze aziendali, “al fine di giungere in breve tempo, attraverso i contatori, al pagamento dell’acqua effettivamente consumata”.