La maggioranza dei consiglieri di Palazzo dell’Aquila ha detto “sì” alla costruzione dell’elettrodotto Sicilia – Malta.
I detrattori – e tra questi quelli che fanno riferimento al Movimento Territorio – ribadiscono invece le ragioni del loro no.
“Siamo estremamente rammaricati per il voto positivo del Consiglio comunale, c’erano parecchi interrogativi che avremmo voluto sciogliere e a cui non è stato possibile rispondere”: questo è il commento del capogruppo di Ragusa Grande Di Nuovo, Enzo Licitra. “Non neghiamo la valenza strategica di quest’opera – precisa – ma, secondo noi, le prescrizioni ambientali che se ne determineranno sono destinate ad ingessare il territorio come era già accaduto per il Piano paesaggistico. Basti pensare che trenta metri a sinistra e trenta metri a destra delle condutture non sarà possibile realizzare alcunché. Ora la nostra speranza è che l’area iblea non debba subire l’ennesima mortificazione. Qualcuno, se così sarà, dovrà assumersene in pieno la responsabilità”.
Sull’argomento è intervenuto anche Nello Dipasquale: “Avremo modo di discuterne quando sarà sotto gli occhi di tutti e sarà necessario stabilire le servitù rispetto alla posa di un cavo ad alta tensione nelle nostre campagne, nelle nostre spiagge, nel nostro mare. Vedremo – ha aggiunto – se poi la gente potrà continuare a fare il bagno tranquillamente, ma se non sarà così, almeno conosce fin da ora i nomi di coloro che si sono assunti la responsabilità della scelta”.