Le cadute dall’alto, soprattutto nei cantieri edili, continuano ad essere drammaticamente la prima voce, con dati statistici pari al 35%, nei casi di mortalità o di invalidità permanente.
E’ quanto emerso durante il seminario di approfondimento sul tema “Sistemi anticaduta dall’alto” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ragusa, da Leggio Ferramenta e dalla Fischer con l’obiettivo di incrementare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e venendo incontro ai dettami delle ultime recenti normative che prevedono l’obbligatorietà delle “linee vita”, ovvero dei dispositivi di sicurezza da montare sopra i tetti e nelle sommità degli edifici di nuova costruzione. La norma, entrata in vigore anche in Sicilia lo scorso 5 novembre, prevede dei disciplinari restrittivi. I Comuni e in generale gli enti locali non potranno dare le concessioni edilizie per le nuove costruzioni se non si sarà dimostrato di aver adempiuto alla predisposizione delle “linee vita”. Stessa regola anche per le autorizzazioni relative ai lavori di manutenzione straordinaria e per gli edifici in sanatoria.
Tra i relatori che hanno fornito particolari informazioni tecniche, ieri è intervenuto l’ing. Roberto Fior, uno dei massimi esperti in Italia, componente della Engineering Fischer. Ha parlato di tutti gli aspetti giuridici e tecnici che riguardano l’applicazione della norma, per poi presentare alcuni dispositivi di ancoraggio (classe A1 e A2), oltre ai supporti orizzontali, verticali e a doppia inclinazione. Molto partecipato il seminario che ha visto praticamente esaurita la platea della sala convegni dell’hotel Mediterraneo Palace.
“In effetti è un tema di grande interesse – spiega l’ing. Giuseppe Di Natale, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ragusa – anche perché questa tematica tocca da vicino i progettisti e in generale i professionisti non solo per la responsabilità diretta ma soprattutto per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro che è aspetto fondante della professione. La normativa è entrata in vigore da pochi mesi, c’è un periodo di rodaggio e di transizione ma anche gli enti locali stanno muovendosi opportunamente”. E il seminario è stato un contributo importante per la categoria, inserito in un più ampio percorso formativo: “Siamo molto attenti alla problematica della sicurezza – spiega Gianni Leggio, responsabile relazioni esterne di Leggio Ferramenta che ha promosso il seminario – è indispensabile conoscere le normative europee cui il mondo del fissaggio strutturale deve far riferimento. Quello della caduta dall’alto è un tema molto delicato anche perché continua ad essere il maggior rischio nei cantieri. Una maggiore conoscenza delle norme non può che far bene”. E di questo è convinto anche l’ing. Carmelo Mezzasalma, componente del direttivo dell’Ordine degli Ingegneri: “L’obiettivo è mettere in sicurezza gli operatori che lavorano sui tetti, riducendo così la responsabilità che hanno i condomini. Da parte della categoria professionale c’è grande interesse e questo seminario partecipato ne è la riprova anche perché sono state meglio esplicitate le competenze per gli strutturisti nell’ambito della progettazione degli interventi in sicurezza. Altra esigenza è quella di trasferire dal punto di vista culturale la necessità di affrontare correttamente queste soluzioni e tutti gli interventi che si andranno in futuro a realizzare. Sulla sicurezza non possiamo ovviamente ammettere nessuna leggerezza”. Anche il Comune di Ragusa si è già messo all’opera per la corretta applicazione della norma, come conferma l’ingegnere capo Michele Scarpulla: “Si tratta di accorgimenti per la sicurezza che vanno rispettati per le nuove costruzioni o per la manutenzione straordinaria che prevedono lavori in copertura. Devono essere previste queste linee vita. L’obiettivo è dare impulso maggiore alla tematica della sicurezza sul lavoro anche perché ormai la caduta dall’alto è la voce più alta degli incidenti nei cantieri edili”.