#Svegliatitalia. Ragusa dice ‘sì’ ai diritti: oltre trecento cittadini in piazza per le unioni civili

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In piazza per i diritti civili

 

Il countdown e poi il suono ‘liberatorio’: sveglia! Anche a Ragusa, dove in piazza San Giovanni almeno trecento persone hanno partecipato all’iniziativa promossa da Agedo e Arcigay per ricordare che, dopo anni di pregiudizi e sterili discussioni, è finalmente arrivata l’ora di essere civili.

Un gazebo per la raccolta di firme, poi il momento delle sveglie.

Una giornata di mobilitazione nazionale a favore delle unioni civili che si è tenuta  in numerose città italiane. La mobilitazione è stata promossa da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit, in vista della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili, “scendiamo in piazza per chiedere che la legge sulle unioni civili, che verrà discussa in Senato il 26 gennaio, venga approvata senza alcuna mediazione al ribasso”.

La manifestazione di piazza San Giovanni è andata al di là delle più rosee aspettative, con tanti cittadini pronti a dare il proprio sostegno a una legge di civiltà. Ad organizzarla le associazioni Arcigay Ragusa e Agedo Ragusa in collaborazione con Amnesty International gruppo 228, Pax Christi, Fitzcarraldo, Formamente, Centro Educazione alla Pace, Nemoprofeta, UAAR, Generazione Zero, Libellula Ragusa, il Sindacato USB (Unione Sindacale di Base) e NOMUOS.

“Non è più possibile – avevano spiegato i presidenti di Arcigay e Agedo Ragusa, rispettivamente Emanuele Micilotta e Anna Battaglia – che in Italia non sia previsto un riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni”.