Pd, Udc, Megafono e Territorio dovranno fare le primarie. Cosentini costretto al passo indietro

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A Ragusa si va verso le primarie di coalizione del centro sinistra, ciò inevitabilmente comporterà un clamoroso passo indietro da parte di Giovanni Cosentini, che non sarà più candidato sindaco di Territorio, ma uno dei candidati sindaco alle primarie di coalizione nella città di Ragusa. E’ uno dei passaggi più risolutivi discussi nel tardo pomeriggio di oggi a Palazzo d’Orleans a Palermo, alla presenza dei vertici regionali di Pd, Il Megafono e Udc, il Presidente della Regione Rosario Crocetta che hanno appositamente convocato il segretario cittadino del Pd Giuseppe Calabrese e il deputato regionale della Lista Civica Nello Dipasquale. Una lunga disamina e un punto su cui non si transige, ossia riproporre nelle amministrative la coalizione che sostiene il Governo regionale. Ovviamente si è anche detto che si potrà aprire a tutti coloro che rappresentano liste civiche, anche orbitanti nell’area di centrodestra, ma escludendo categoricamente il simbolo del PdL. Una precisazione che il segretario Calabrese ha chiesto che venisse espressamente messa in calce sull’accordo.

Ciò vuol dire che ogni componente di questa coalizione, in parte allargata, potrà esprimere il proprio candidato alle primarie che saranno celebrate il 15 aprile.

“Il Pd – ha dichiarato la delegazione ragusana presente a Palermo – apprezza l’ipotesi di accordo raggiunto, e presenterà come già detto la candidatura a sindaco per le primarie del segretario Giuseppe Calabrese”.

“Se c’è la possibilità di ricompattare la coalizione di centrosinistra attraverso le primarie – ha dichiarato il deputato Nello Dipasquale – a me va benissimo, anche se si tratta di una ipotesi di lavoro quella tracciata oggi a Palermo, che ovviamente dovrà essere discussa in sede locale. Se comunque l’ipotesi sarà ratificata da tutti, nessun problema per Territorio e per il suo candidato Giovanni Cosentini di concorrere alle primarie di coalizione per la scelta del sindaco”.

A fine incontro è stato anche stabilito che tutti i candidati sindaco che correranno per le primarie dovranno individuare dieci punti programmatici che li accomunano e sui quali le divergenze non debbono essere insuperabili, ma magari di lieve entità. Inoltre si è provveduto a evidenziare che ciascun candidato sindaco potrà indicare un numero ridotto di assessori designati, in modo tale che poi, al termine dell’esito delle primarie, si potrà comporre l’intera coalizione, con le designazione di assessori in pectore facenti parte dei partiti che sono parte organica alla compagine politica.

Da domani dunque, se tutto ciò che è stato discusso a Palermo sarà pienamente recepito, si apre una nuova pagina per le amministrative nel comune capoluogo. Partendo da due candidature certe a sindaco per le primarie, ossia Calabrese e Cosentini, spazio adesso a ciò che vorrà fare l’Udc che con molta probabilità confermerà la candidatura di Sonia Migliore, Il Megafono ed eventuali altri soggetti politici che sosterranno la coalizione di centrosinistra.